Il moderno Centro “La Libellula” si trova nel cuore di Modigliana, in una palazzina a tre piani dotata di un bel giardino interno. Il Centro Residenziale può accogliere 11 giovani/adulti con handicap medio-grave, mentre il Centro Diurno può accogliere 7 persone.
A partire dalla primavera 2020, il servizio diurno è stato trasferito nella sede di via Degli Orti n.30 dove si trova anche il centro socio-occupazionale “La Coccinella”.
Gli ospiti sono inseriti in contesti accoglienti che riproducono l’atmosfera di un nucleo familiare.
Oltre a dare risposta ai bisogni primari degli ospiti, il personale qualificato attua, dove possibile, interventi volti all’acquisizione della maggior autonomia individuale nelle attività quotidiane ed al potenziamento delle capacità residue.
Il Centro coinvolge i propri ospiti in laboratori manipolativi ed espressivi e offre varie opportunità di socializzazione e divertimento:
Le strutture sono accreditate ai sensi della D.G.R. n. 514/2009
PROGETTO HI-INCLUSION (dalle IENE alla Kara Bobowski)
Grazie alla collaborazione di Simone Soria e degli amici della Cooperativa sociale AIDA di Modena, al Centro “La Libellula” abbiamo potuto sperimentare le potenzialità delle tecnologie digitali per favorire la comunicazione nelle persone con gravi disabilità.
Nel corso del progetto HI-INCLUSION, avviato a gennaio 2019, sono state valutate le capacità e le esigenze comunicative di sei persone con disabilità grave da noi accolte e sono stati formati ad hoc alcuni educatori, approfondendo la conoscenza degli ausili digitali messi a punto da Simone e il suo staff.
Come naturale sviluppo del progetto, abbiamo poi acquistato un tablet infrangibile con un software specifico chiamato FABULA.
Grazie ad HI-INCLUSION, co-finanziato dalla Camera di Commercio della Romagna, Forlì-Cesena ci siamo incamminati in un percorso che intendiamo approfondire e sviluppare ulteriormente in favore delle persone di cui ci prendiamo cura.
Simone Soria è modenese, ironico e semi paralizzato. Ha difficoltà ad articolare le parole e fatica a controllare molte parti del suo corpo. Ciò nonostante, grazie all’utilizzo di un attrezzo fatto in casa con il quale riusciva a premere un tasto alla volta sulla tastiera del pc, si è laureato in ingegneria informatica con il massimo dei voti. In seguito, Simone e alcuni suoi amici hanno dato vita alla Cooperativa sociale AIDA e inventato software e ausili tecnologici che permettono a persone con gravi disabilità di comunicare ed essere connesse con il resto del mondo in maniera autonoma.
Ad esempio, il programma “Facemouse” consente di utilizzare il computer con movimenti della faccia o del naso quasi impercettibili.
Le IENE hanno dedicato a Simone il servizio che trovate a questo link